Cagliari, vincere è bello: il tifoso torna al Sant’Elia, la società ragiona
Cagliari, stadio Sant’Elia, una domenica qualunque d’ottobre, ore 12.30. In campo sta per partire uno scontro d’alta quota tra due formazioni che navigano nelle parti migliori della classifica, ovvero Cagliari e Cesena. Nonostante alcuni di questi fattori non siano propriamente favorevoli a uno spettacolo di prim’ordine (a cui vanno anche aggiunte le pessime condizioni del teatro della contesa), la risposta del pubblico di fede rossoblù è esemplare: il colpo d’occhio, difatti, è impressionante: stadio praticamente pieno in ogni ordine di posto, tifo entusiasta e, per l’occasione, i sardi riescono anche a offrire una prestazione più che convincente, portando a casa il match e trionfando per 3-1, con tanto di spettatori in visibilio.
Il segnale mandato dai supporters è importante e da non trascurare: cosa succederebbe se i ragazzi oggi allenati da Massimo Rastelli dovessero giocarsi qualcosa nella parte sinistra della classifica di Serie A, con una squadra di livello e, soprattutto, in un impianto degno di questo nome? Sicuramente i risultati potrebbero essere oltre ogni più rosea aspettativa ed è per questo che non è da mettere in secondo piano la decisione sulla capienza del futuro stadio, si chiami esso Sant’Elia o con altro nome. Il range è indicato dalla società in 25mila-35mila posti a sedere e, facilmente calcolando, probabilmente a metà si troverebbe la soluzione che accontenterebbe un po’ tutti, tasche degli investitori comprese.
Intanto, nonostante le non esaltanti prestazioni in trasferta, continua ad aleggiare un certo entusiasmo intorno a questo Cagliari formato Serie B, seppur da alcuni sia ritenuto già da massima categoria visti i nomi (e le qualità) annoverati in squadra. Quanto piace al pubblico vedere i rossoblù far la parte del leone, ammirarli spavaldi su ogni campo a cercar la vittoria, a differenza degli ultimi anni dove, soprattutto in trasferta, se si andava via con un punto si iniziava a gridare al miracolo. Tra le mura amiche gli isolani sono ineccepibili: cinque vittorie su cinque in campionato, alla quale si può aggiungere la partita del secondo turno di Coppa Italia dove Sau e soci hanno travolto l’Entella per cinque reti a zero.
La società sa benissimo di essere in debito con la tifoseria visto il deludente campionato scorso, molto travagliato sotto parecchi punti di vista; di certo sta provando a farsi perdonare e dimostra di non aver preso sotto gamba l’importanza del pubblico allo stadio. I prezzi dei biglietti e degli abbonamenti sono assolutamente abbordabili, con i secondi che possono addirittura essere pagatii n modo dilazionato. Insomma, il tifoso al primo posto, è su questo che punta la società di Via Mameli. E siamo certi che tutta questa gioia aleggiante attorno al club di Tommaso Giulini non verrà trascurata dalla dirigenza ma, anzi, avrà forti ripercussioni sul futuro progetto del nuovo Sant’Elia. Argomento sul quale, tra le altre cose, a breve dovremmo giocoforza saperne di più, passando da parole a progetti e fatti concreti.
Mattia Marzeddu