Signore e signori, la Dinamo Sassari in "Eurolega: Mission Impossible"

“Fare l’impossibile è una specie di divertimento” rimane una delle frasi più celebri del geniale Walt Disney. La stessa raison d’etre, per forza di cose, dev’essere quella della Dinamo Sassari nel girone infernale di Eurolega in cui è stata sorteggiata: Cska, Maccabi e Unicaja sono tre squadre che possono accedere in scioltezza alla Final Four di Berlino, mentre Darussafaka e il Bamberg di Trinchieri 

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La Dinamo Sassari cerca lo storico accesso alle Top 16 di Eurolega

“Fare l’impossibile è una specie di divertimento” rimane una delle frasi più celebri del geniale Walt Disney. La stessa raison d’etre, per forza di cose, dev’essere quella della Dinamo Sassari nel girone infernale di Eurolega in cui è stata sorteggiata: Cska, Maccabi e Unicaja sono tre squadre che possono accedere in scioltezza alla Final Four di Berlino, mentre Darussafaka e il Bamberg di Trinchieri sembrerebbero avere qualcosa di più del ruolo di outsider che li è stato affibbiato. Ma andiamo ad analizzarle nel dettaglio:

Milos Teodosic

Milos Teodosic, stella del CSKA Mosca e della Nazionale serba

CSKA Mosca – I russi sono senz’altro, insieme al Maccabi, la squadra più solida e di talento del girone. La stella sarà ovviamente il serbo Milos Teodosic tra i migliori playmaker puri al mondo che insieme al francese Nando De Colo forma un incredibile coppia di esterni. Il figliol prodigo di Tony Parker già l’anno scorso ha mostrato ottime cose con la maglia rossoblu, d’altronde se ha fatto parte della rosa degli Spurs di Popovich qualcosa l’avrà pur imparato. Tra gli americani ci sono gli esplosivi Hines e Nichols e le guardie Jackson e Cory Higgins, quest’ultimo reduce da un’ottima stagione in Turchia col Gazantespor. Completa il roster il blocco russo composto da Kravtsov, Kulagin, Kurbanov, Khryapa, Kulagin e Fridzon, ossatura anche della nazionale uscita da un Europeo non proprio indimenticabile.

Maccabi Tel Aviv –  Un gradino sotto alla corazzata russa, almeno sulla carta, c’è il Maccabi Tel Aviv squadra spesso presente alle FinalFour, che due anni fa conquistò il trofeo con David Blatt in panchina. Tra gli esterni spiccano l’ex Los Angeles Lakers Jordan Farmar che farà coppia con una vecchia conoscenza del campionato italiano, quel Taylor Rochestie che tanto ha fatto bene nel canto del cigno della Montepaschi Siena, senza dimenticare il cecchino Devin Smith. La vera forza del Maccabi però sembra essere nel reparto lunghi, con Brian Randle, Trevor Mbakwe e l’ex Boston Celtics Vitor Faverani. Attenzione al promettente sloveno Dragan Bender (classe 1997), all’atletismo di Landesberg e ai nazionali israeliani Pnini e Ohayon.

Unicaja Malaga – Dopo il buon torneo dello scorso anno, gli spagnoli ripartono dalla stessa guida tecnica, Ruben Plaza, e da un quintetto ben costruito. I serbi Markovic e Nedovic saranno il perno della squadra che può contare su un’ottima batteria di piccoli completata dal tiratore Edwin Jackson, Jamar Smith e lo spagnolo Daniel Diez. Kuzminskas è un ottimo elemento (noi italiani lo sappiamo bene purtroppo dopo il quarto di finale degli Europei), mentre qualche dubbio permane tra i lunghi con il discontinuo Hendrix (visto anche a Milano) e l’esperto Vazquez.

Melli con la maglia dell'Armani

Niccolò Melli con la maglia dell’EA7 Milano

Brose Bamberg – “In Eurolega sarà un’altra storia”. Queste le parole di Trinchieri al termine della sconfitta rimediata all’overtime contro la Dinamo Sassari nel Trofeo Geovillage. Rispetto a quella squadra l’ex coach di Cantù avrà in più l’esperienza di Nikos Zisis e Niccolò Melli, migrato dall’Olimpia Milano in cerca di fortuna in Germania. L’altra novità arriva da Virginia Tech con il promettente tedesco Malik Muller: il reparto dei piccoli è completato dai connazionali Tadda e Staiger, dal pericoloso lettone Strelniekis, dallo sloveno Nikolic e dall’ex Pistoia Wanamaker. Tra i lunghi oltre al nazionale italiano, ci sono l’ala Harris, i granitici giovani Olaseni e Kratzer e il più esperto Idbihi.

Darussafaka Istanbul – I turchi sono i primi avversari degli uomini di Sacchetti e si presentano come un’ambiziosa matricola che darà fastidio a molte grandi. Semih Erden sarà il centro titolare della formazione affiancato dall’ottimo Marcus Slaughter arrivato dal Real Madrid,ultimo vincitore della competizione. Completano il roster il montenegrino Bjelica, l’ala Harangody (qualche presenza con Boston Celtics e Cleveland Cavs in NBA), l’ex Galatasaray Dudley, le guardie tiratrici Redding e Gordon. Il georgiano Markoishvili sarà attorniato da tanti enfants du pays come Arslan, Ozdemiroglu e Turen.

E la Dinamo? Certamente rispetto alla Sassari vista l’anno scorso, questa appare costruita più per l’Europa almeno dal punto di vista del curriculum dei giocatori. A parte professor Logan, il roster precedente era novizio nel grande palcoscenico continentale e Pasquini è andato alla ricerca di uomini esperti come Marquez Haynes, Joe Alexander, Brent Petway e Rok Stipcevic. Sinceramente crediamo che questa squadra possa faticare in questo torneo: la Dinamo ha un reparto lunghi carente (Varnado escluso) e una fisicità poco significativa rispetto alle avversarie. Non è però escluso che la Dinamo, con la leggerezza data dal ruolo di outsider e con il divertimento, regalando giocate al pubblico del PalaSerradimigni, possa portare a casa qualche vittoria in cascina e approdare almeno alle Top16. Sognare è lecito.

Matteo Porcu

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