Torres – La replica della Fondazione: “Perché Capitani adesso ci attacca?”
E’ sempre più ingarbugliata la scena che vede al centro la SEF Torres Calcio 1903 e il suo futuro societario e gestionale. Ci si prepara così all’ennesima estate di passione in casa rossoblù, un deja vu che ormai non stupisce nessuno tra silenzio sugli aspetti tecnici, polemiche, botta e risposta al vetriolo e tifoseria disorientata. E’ un triangolo quello che va sviluppandosi, dove le parti coinvolte (Comune di Sassari, società di via Coradduzza e Fondazione SEF Torres 1903) perseguono i propri interessi e non se le mandano a dire, in un continuo dibattito dove le posizioni iniziali sembrano modificate. Il comunicato odierno emesso dalla Fondazione, infatti, rende noto quello che appare un vero e proprio strappo con Domenico Capitani, presidente del club, con il quale fin qui c’era stata ed era stata manifestata totale sintonia di movimenti.
All’origine della presa di posizione della Fondazione c’è il comunicato emesso sabato scorso dalla Torres, dove si commentava quanto successo venerdì (incontro privato in Comune evitato sia dal Sindaco sia da Capitani e nuovo faccia a faccia tifosi-presidente Torres) e si attaccava senza mezzi termini la Fondazione. “Qualcosa non quadra – si leggeva nel comunicato ufficiale rossoblù – La Fondazione vuole “gestire”. Mi chiedo (Capitani dixit) se ciò rientri nei suoi scopi. Comunque, nulla osta. Se il sindaco e la Fondazione hanno unità di intenti sullo stadio pensassero anche a “gestire” la Torres, iscrivessero la squadra e la gestissero. A queste condizioni io sono pronto a consegnarla oggi stesso perché non lo posso certo fare senza un rapporto di correttezza col Comune, senza nessun impegno della Regione e con la Fondazione che vuole assumere il ruolo proprio della Torres. Non c’è molto tempo per riflettere e in gioco c’è il futuro della Torres ma se così stanno le cose non posso che prendere atto di una comune volontà di costringermi a lasciare”.
Parole non certo equivocabili, quelle di Capitani, che sostanzialmente mandava un messaggio chiaro alla Fondazione. La quale oggi si è sentita in dovere di rispondere con una lunga nota che riportiamo integralmente di seguito. Da ricordare come dagli incontri di venerdì fosse emersa la volontà della Torres non più di prendere in concessione il “Vanni Sanna”, bensì di utilizzarlo il minimo indispensabile e solo per quanto concerne il campo da gioco in occasione delle partite ufficiali; da Palazzo Ducale la risposta era stata un sostanziale ok, “perché il Comune non intende mettere a rischio l’iscrizione della Torres alla prossima Lega Pro”.
La Fondazione, d’altro canto, ribadisce di “non avere alcun interesse di gestire direttamente lo stadio Vanni Sanna”, e di “agire solo ed esclusivamente a tutela della Torres e dei suoi sostenitori”. E ancora: “la Fondazione – si legge nella nota – non è disposta a farsi trascinare in una polemica che pare avere finalità totalmente differenti dalla soluzione dei problemi allo scopo di assicurare un futuro solido e sereno alla storica squadra cittadina”. Nelle parole della Fondazione l’auspicio “che l’assegnazione della gestione dello stadio sia data alla Torres come sua casa naturale, che questo debba avvenire attraverso bando pubblico e che questa gara venga formalizzata al più presto”. Ma non manca anche un messaggio diretto al presidente: “Capitani ci avrà sempre al suo fianco, ma in un rapporto leale e responsabile. Agisca in maniera partecipata e non alimenti la sindrome di accerchiamento da parte di una piazza che gli ha perdonato anche inciampi che in altri momenti non sarebbero stati tollerati”.
Di seguito la nota integrale della Fondazione SEF Torres 1903:
Alla luce del comunicato stampa diffuso sabato dalla Torres e in risposta alla notizia secondo cui la Fondazione vorrebbe gestire direttamente lo stadio Vanni Sanna, la Fondazione volutamente solo oggi interviene per dichiarare di non avere alcun interesse in tal senso e ribadisce la propria volontà di agire solo ed esclusivamente a tutela della Torres e dei suoi sostenitori. La Fondazione non è disposta a farsi trascinare in una polemica che pare avere finalità totalmente differenti dalla soluzione dei problemi allo scopo di assicurare un futuro solido e sereno alla storica squadra cittadina.
Va detto che le dichiarazioni del sindaco di Sassari dopo l’incontro con le associazioni dei tifosi sono state fraintese. Al riguardo, alla Fondazione Torres preme ribadire solo un passaggio. Nella mattinata di venerdì siamo stati invitati, come noto, dal Comune a partecipare a un incontro. Solo dopo aver preso atto dalle parole di Nicola Sanna dell’indisponibilità e della mancata volontà della Torres di gestire lo stadio, con la conseguente necessità per l’amministrazione di affidare tale gestione attraverso procedure pubbliche, la Fondazione ha manifestato la propria volontà:
operare sempre e comunque per il bene della Torres, senza mai tirarsi indietro quando lo richieda il bene della Torres, assumendo un ruolo di garanzia nei rapporti tra ente e società, così da assicurare alla Torres la disponibilità del “proprio” campo nel lungo periodo.
La Fondazione ha sempre auspicato che l’assegnazione della gestione dello stadio sia data alla Torres come sua casa naturale, che questo debba avvenire attraverso bando pubblico e che questa gara venga formalizzata al più presto. A riguardo la Fondazione, che come detto è venuta a conoscenza del disinteresse della Torres a partecipare alla gara solo venerdì mattina, si è semplicemente resa disponibile a porsi come interlocutore serio e affidabile, affinché poi tale passaggio possa avvenire con un impegno e una partecipazione anche diretta. La Fondazione non è interessata per i propri scopi personali alla gestione dello stadio ma vuole favorire un avvicinamento delle posizioni tra comune e società.
Solo questo è accaduto nell’incontro tra la Fondazione Sef Torres e il sindaco. Niente per meritare un attacco gratuito e ingeneroso come quello rivolto alla Fondazione dal presidente Capitani. La Fondazione si è ritrovata suo malgrado nel mezzo di una querelle a colpi di comunicati stampa tra Comune e Torres, e ritiene di dover ribadire la propria indisponibilità a farsi tirare per la giacca da nessuno.
Detto questo, non ci possono essere dubbi sulla condotta della Fondazione a sostegno della società. A fine campionato il presidente Capitani ha attaccato la Regione, responsabile per non aver mai corrisposto quanto dovuto per le attività di co-marketing, e il Comune, accusato di non rispondere alla sua richiesta per la gestione quindicennale dello stadio. La Fondazione ha raccolto il grido d’aiuto del presidente Capitani e immediatamente ha scritto ai due enti per chiedere che venisse fornita una spiegazione agli atteggiamenti di ostilità denunciati dal numero uno della Torres, ritenendo che il percorso da lui delineato – l’ottenimento della gestione dello stadio per un lungo periodo e l’assegnazione dei finanziamenti per le attività di co-marketing – fosse quello più corretto e utile alla causa.
Ebbene, senza che da parte della Fondazione sia cambiato niente – nonostante le note vicende di questi ultimi mesi, che avrebbero potuto far vacillare la fiducia e le più solide certezze da parte di chiunque – oggi ci ritroviamo nella lunga lista dei nemici della Torres: questo è inaccettabile.
Qualsiasi decisione Domenico Capitani abbia intenzione di assumere sul futuro della Torres ha il dovere di parteciparla a tutti i tifosi, a tutti i sassaresi e a tutte le istituzioni evitando di alimentare ancora il suo complesso da accerchiamento che lo fa sentire vittima di una piazza che in realtà gli ha dato piena fiducia e fin qui gli ha perdonato una serie di inciampi che in passato non sarebbero mai stati tollerati.
La Fondazione Sef Torres è sempre stata al fianco del presidente, intendendo in questo modo stare al fianco della Torres. Al di là dei compiti che si è imposta per statuto e dei valori identitari di cui si è fatta promotrice, la Fondazione si è assunta l’onere di tutelare la Torres. Per il modo in cui è nata, per il ruolo “politico” che idealmente gli è stato affidato e per le sue stesse finalità, la Fondazione sente la responsabilità di essere garante nei confronti dei tifosi, le cui varie anime sono ampiamente rappresentate al suo interno.
La Fondazione vuol contribuire a creare un rapporto di massima trasparenza e collaborazione tra tutti coloro – dalla proprietà alla dirigenza, dalle istituzioni pubbliche agli sponsor privati – che intendono contribuire alla stabilità della Torres, condizione propedeutica per qualsiasi progetto di crescita serio e adeguatamente pianificato.
Se Domenico Capitani vorrà andare avanti sappia che la Fondazione sarà sempre al suo fianco, ma nell’ottica di un rapporto trasparente, leale, coerente e rispettoso dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno.
La Fondazione s.e.f. Torres 1903