Una grande salvezza, nel girone G del campionato di Serie B2 maschile di volley e un’estate da vivere pensando in relax a quel che sarà. Massimo Del Prete, capitano della Solo Pellico Sassari, commenta con SardegnaSport.com la stagione della formazione isolana in un campionato che ha visto le sarde protagonista in positivo e in negativo:
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I ragazzi della Solo Pellico Volley (foto: www.solopellico3p.com/)
Una grande salvezza, nel girone G del campionato di Serie B2 maschile di volley e un’estate da vivere pensando in relax a quel che sarà. Massimo Del Prete, capitano della Solo Pellico Sassari, commenta con SardegnaSport.com la stagione della formazione isolana in un campionato che ha visto le sarde protagonista in positivo e in negativo: dal secondo posto di Sarroch (sabato gara-2 della finale playoff contro Montalbano Macerata) alla retrocessione di Arzachena, passando per l’ottimo campionato di Oristano e la salvezza senza affanno di Olbia. La Solo Pellico, sempre a ridosso delle ultime quattro, fatali posizioni, non ha però mai rischiato per davvero di andare in Serie C.
Come giudicare una stagione dove la salvezza è stata raramente (e debolmente) in discussione?
Sicuramente una stagione da incorniciare, siamo partiti con pochissime certezze, una società nuova, nata dall’unione di 2 Sodalizi storici del Sassarese (Silvio Pellico e Solo Volley), una squadra nuova con tanti ragazzi alla prima esperienza in campionati nazionali; abbiamo lavorato tanto in palestra, con entusiasmo, dopo i primi risultati positivi abbiamo iniziato a crederci per davvero e alla fine il risultato è arrivato, ma non è mai stato un risultato scontato.
Si poteva fare di più, alla luce del campionato leggermente più di altro profilo di Oristano e Olbia, che si sono issate ad un certo punto a ridosso dei playoff?
Sicuramente si, abbiamo lasciato tanti punti per strada durante l’anno. La costanza di rendimento si acquisisce con la maturità e noi eravamo una Squadra per certi versi ancora poco matura. Non credo comunque che si possano mettere a confronto queste 3 realtà: Olbia puntava ai playoff, Oristano a una tranquilla salvezza e forse qualcosa di più, noi a una salvezza soffertissima.
Come reputi la situazione del volley a Sassari (dove la Solo Pellico rimane ultimo baluardo maschile) e in generale in Sardegna?
Purtroppo non è rosea, in campo maschile soprattutto, sono sicuro però che le Società che lavorano bene, con tecnici preparati prima o poi raccolgono risultati. Noi stiamo lavorando bene anche a livello giovanile e speriamo che questo nostro campionato serva anche da volano per rilanciare un pochino il movimento giovanile maschile.
Sarroch può ambire alla B1?
Certamente, è una squadra ottima con tanti elementi di livello.
Il livello del campionato appena trascorso come ti è parso? Hai visto squadroni o giocatori davvero di altro pianeta?
Abbastanza buono, molto livellato e molto aperto. Le prime classificate sicuramente delle squadre dotate fisicamente e tecnicamente, Roma 7, Sarroch, Arvalia e Marino un gradino sopra le altre.
Come vedresti l’eventuale riforma dei campionati di cui si parla con il varo di una Serie A3 unica (più costosa e di alto livello) e di una Serie B con gironi che diventerebbero pressoché regionali per tagliare i costi?
In realtà nella penisola la B2 è un campionato poco più che regionale, la B1 accorpa più regioni nel girone ma è abbastanza agevole, noi Sardi abbiamo sempre il mare da attraversare, non credo che cambierà granchè. Il problema vero è che le società non hanno soldi e non hanno tesserati, mancano i numeri fisiologici per tenere in piedi i campionati nel settore maschile.
Parliamo del futuro tuo e del club? Si può dire o prevedere qualcosa già oggi?
E’ troppo presto, i campionati sono ancora in corso, i ragazzi dell’under 19 devono ancora andare a fare le finali nazionali, nelle prossime settimane si saprà qualcosa di più. Ora ci godiamo un po’ di riposo.
Eleonora Secchi