Dalla sala stampa del PalaSerradimigni, le parole dei protagonisti di Dinamo Sassari-EA7 Milano, gara 4 di semifinale scudetto.
Meo Sacchetti, tecnico della Dinamo Sassari, commenta così la prova dei suoi ragazzi in gara 4: “Ogni tanto le cifre dicono e non dicono, però abbiamo fatto un secondo tempo molto buono. Nel terzo quarto siamo stati bravissimi in difesa, una prova molto dispendiosa, ma sapevamo che per giocare contro l’EA7 ci voleva un fuoco e un’aggressività fuori dal normale. L’abbiamo messa con tutti i giocatori, quindi è un buon viatico… Ultimamente non ci siamo allenati molto nei playoff, Mbodj ha lavorato con lo staff per farsi trovare pronto. E’ stato pronto, si è fatto trovare al meglio, in un momento in cui Kadji è dovuto andare in Camerun per problemi familiari, non so se lo avremo sabato”. Una grande prova da playoff: “Ci manca ancora cinismo, con due errori in difesa e in attacco li abbiamo riportati ad un possesso di distanza, non ce lo si può permettere quando giochi in casa contro un avversario così. Dovevamo togliere dalla partita Gentile e non siamo riusciti a farlo, bravo lui ma dovevamo essere più attenti. Non ci sentiamo più forti di Milano, sappiamo che se molliamo diventa tutto molto difficile. Abbiamo bisogno di pensare solo ad un partita per volta”. Importante la panchina: “Sì, Brian ha preso 5 rimbalzi, Jack ha fatto qualche sprazzo importante. Contro Milano non puoi fare a meno della panchina, a inizio secondo tempo i nostri esterni stavano tirando male e ci volevano risorse alternative”. Milano sembra in rottura prolungata: “Abbiamo giocato l’unica pallacanestro che ci riesce e che ci può dare qualcosa contro una squadra così forte”. E’ la Dinamo più forte di sempre? “Questi discorsi si fanno a fine stagione, ora non è il caso”.
Queste invece le parole del fischiatissimo collega Luca Banchi: “Primo e terzo periodo ben giocati da parte nostra, cercando di giocare con equilibrio e buona aggressività. Le percentuali dall’arco non ci hanno permesso di ottenere break più grande di quanto necessitavamo. La Dinamo ha avuto il merito di trovare risorse da tutti i giocatori, con Lawal all’inizio e Logan nel quarto periodo. Il rimpianto è che la squadra per tre quarti ha avuto un buon atteggiamento e consistenza, poi siamo mancati nel momento clou della partita”. Milano sembra frantumata psicologicamente: “Gli ultimi istanti della partita sono frutto di nervosismo che ha scatenato un parziale che non testimonia l’andamento della gara. Merito alla Dinamo, il gesto di Hackett è frutto di frustrazione. La squadra è stata tranquilla e concentrata, a livello tecnico e agonistico abbiamo subito tanto e pagato dazio. Le giocate di Logan oggi e di Dyson in gara-3 hanno pesato e sarebbe riduttivo dire che abbiamo perso per problemi psicologici”. Milano non può più sbagliare: “Si, è una condizione senza ritorno. Sassari sta dimostrando di esserci addosso per 40′ e punisce ogni nostro errore, ogni conclusione affrettata, ogni ritardo. Bisogna migliorare nettamente”.
dall’inviato al PalaSerradimigni Fabio Frongia