Tona, Domenichetti e Motta in coro: “Aiutate la Torres Femminile”
Dopo il grido d’allarme lanciato dal presidente Domenico Capitani, che domenica sera – a margine del match col Renate – ha reclamato maggiori aiuti dalle istituzioni, oggi tre giocatrici della Torres Femminile (Betta Tona, Giorgia Motta e Giulia Domenichetti) sono tornate sull’argomento nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala stampa dello stadio Vanni Sanna. Le tre, reduci da un’annata che ha visto la compagine sassarese chiudere al sesto posto in classifica, hanno ribadito le loro preoccupazioni circa il futuro societario, parlando anche del movimento calcistico rosa a 360 gradi.
“Sono qua da 13 anni – ha esordito Elisabetta Tona – e sono preoccupata per il futuro di società e squadra. In questi anni abbiamo fatto la storia, partecipando alla Champions League e portando il nome di Sassari e della Sardegna in giro per l’Europa. Questo è un motivo di orgoglio per noi, ma anche per Comune e Regione. Abbiamo fatto tanti sacrifici per raggiungere i nostri obiettivi e ora siamo preoccupate parole del presidente Capitani. Sappiamo regione avrebbe dovuto dare 175mila che invece non sono mai arrivati. Il presidente va avanti con le sue risorse, ma abbiamo bisogno di aiuto e anche il Comune è chiamato a fare la sua parte: abbiamo girato tutto l’hinterland per poterci allenare, visto che non abbiamo un campo tutto per noi. Vogliamo capire, insomma, se questo sogno continuerà a essere tale o se so trasformerà in un incubo. Fino a settembre eravamo quinte nel ranking Uefa, e questo significa che qualcosa di buono lo abbiamo comunque fatto.”
Giorgia Motta, invece, si sofferma maggiormente sui rapporti tra società maschili e femminili: “Dopo l’ultima partita a Como abbiamo incontrato il presidente Tavecchio, che si sta muovendo sulla creazione di sezioni femminili all’interno delle società maschili. Noi a Sassari da questo punto di vista siamo all’avanguardia. Il presidente ha bisogno di tutti, e serve una svolta.” Fino a quando le atlete aspetteranno certezze sul futuro societario della Torres? “Abbiamo bisogno di risposte nel minor tempo possibile”, conclude Motta.
Al coro si unisce anche Giulia Domenichetti: “La Torres Femminile è una potenziale gallina uova d’oro, ma non se ne sfruttano le potenzialià. È importante programmare il futuro. Se dovessimo sparire, il calcio femminile sardo, con tutto il rispetto Oristano, Caprera e Villacidro, morirebbe. La cultura del calcio femminile in Italia è ancora molto indietro rispetto ad altre nazioni, e Sassari rappresenta una piazza particolare, visto che non si riesce in nessuno modo ad attirare un pubblico maggiore. Nel corso della mia carriera ho potuto osservare altre realtà come quella del Chiasellis, seguita sempre da un tifo appassionato nonostante le ambizioni relative. Anche noi, per concludere, ci uniamo all’appello del presidente: vogliamo sapere se si può fare calcio a Sassari.”
dall’inviato Mauro Garau