Cagliari, e se la Sampdoria andasse attaccata?
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Andrea Cossu e Angelo Palombo (foto: calcioweb.it)
La sfida di quest’oggi al Marassi sarà tutt’altro che semplice per il Cagliari, ma questa non è una novità. L’ormai nota forza della Sampdoria in questo campionato ed il momentaccio dei rossoblù – che dura da 4 mesi… – sembrano dare per scontato l’esito del match. Eppure, spesso i pronostici possono essere sovvertiti e sarebbe grasso che cola se la squadra di Zola riuscisse a portar via da Genova anche solo un punto. Ma come? Sarebbe troppo semplicistico dire che serviranno tenacia, aggressività, concentrazione e una buona dose di fortuna. Ma al Cagliari visto quest’anno ci vuole qualcosa in più, e per vedere esattamente cosa, non resta che porre sotto la lente d’ingrandimento la squadra del presidente Ferrero.
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Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria
Come stanno i blucerchiati? Arrivano da un’importante vittoria in trasferta a Bergamo, contro un’Atalanta che era in pieno controllo del match, salvo vedersi ribaltare il risultato nel secondo tempo, a conferma della grinta della squadra di Mihajlovic che riesce ad uscire dall’Atleti Azzurri d’Italia con tre punti, facendo più d’un grosso favore al club di Tommaso Giulini. Ma snoccioliamo un po’ di statistiche: al Ferraris, in questo campionato, la Samp è imbattibile seppur tenda a pareggiare un po’ troppo; sono difatti arrivati 5 vittorie e 7 pareggi con 17 gol fatti e 10 subiti. L’inizio di campionato dei genovesi è stato a dir poco roboante, esprimendo non un calcio esattamente spettacolare, ma comunque molto solido e soprattutto concreto, parole chiave del tecnico serbo. Quest’ultimo ha inanellato una grande serie di risultati utili, fermandosi solo a fine ottobre, con la sconfitta(1-0) di San Siro per mano dell’Inter. Ma dopo la gara di Coppa Italia del 21 gennaio, in cui i blucerchiati vennero battuti ed eliminati proprio dai nerazzurri, il cammino è davvero nero: difatti, la vittoria è tornata solo nell’ultimo turno, ai danni sulla Dea; nei precedenti impegni solo tre punti in cinque incontri. Per la squadra di Ferrero oggi sarà l’occasione di confermare il cambio di rotta e far si che la vittoria contro gli orobici non rimanga un caso isolato.
Si possono certamente individuare punti forti e deboli nei doriani; un punto forte è sicuramente l’attacco e nonostante la partenza di un giocatore cardine come Gabbiadini, il quale ha lasciato la squadra nei primi giorni del 2015, la truppa di Mihajlovic è sempre andata in gol quest’anno, eccezion fatta per il match del 5 gennaio in cui perse 3 – 0 in casa della Lazio. Il reparto offensivo vanta nomi del calibro di Eto’o, Muriel, Eder, Okaka e Bergessio, con quest’ultimo spesso relegato alla panchina. Giocatori di qualità, dunque, capaci di risolvere una situazione con una giocata fine e sempre pronti ad approfittare del minimo errore avversario; queste due caratteristiche sono riscontrabili proprio nei gol segnati da Muriel ed Okaka nell’ultimo turno. Ma se il reparto offensivo è di qualità, la difesa è quasi diametralmente opposta: la differenza reti dei blucerchiati è in positivo solo di pochi punti, indice quindi di un attacco abbastanza prolifico ma anche di una difesa spesso ballerina. L’arrivo di Muñoz, ora ai box per infortunio, non sembra aver migliorato un reparto arretrato che subisce gol da 6 partite consecutive. Il serbo si affida sempre ai soliti dietro, non avendo evidentemente alternative convincenti e dovendo convivere con questo problema fino alla fine del campionato. A centrocampo ha sempre preferito affidarsi ai soliti: Palombo, Soriano ed Obiang, con Acquah sempre pronto.
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Sinisa Mihajlovic, allenatore della Sampdoria
Ma oggi in campo potrebbe esserci qualche sorpresa. Abbondanza a disposizione dell’ex-Fiorentina, col tecnico che si affiderà al suo solito 4-3-3, trasformatosi in 4-3-1-2 soprattutto in situazioni d’emergenza, ma non bisogna escludere la possibilità di vedere questo assetto proprio contro il Cagliari. Dietro è tutto scritto o quasi, ci saranno i soliti, tranne a sinistra: Viviano tra i pali e davanti a lui si schiereranno De Silvestri, Silvestre, Romagnoli e Mesbah, prendendo il posto del non brillante Regini. Anche mediana è possibile qualche avvicendamento, e proprio Palombo potrebbe accomodarsi in panchina facendo spazio al rientrante Soriano; insieme a lui Acquah ed Obiang. Davanti, finalmente, trio delle meraviglie con Eto’o punta, sostenuto a destra da Muriel ed a sinistra da Eder. In caso di 4-3-1-2 sarà l’ex Chelsea ad arretrare schierandosi come trequartista atipico.
Ma come si può battere una formazione così solida, cinica ed aggressiva? Rispondendo con le stesse armi. Difatti, se il Cagliari vuole avere qualche chance dovrà entrare in campo molto concentrato e soprattutto senza mostrare alcun segno di timidezza. Aggredire immediatamente i blucerchiati potrebbe essere la via giusta, applicando un pressing intelligente e cercando di sfuggire al loro. La concentrazione sarà assolutamente fondamentale visti i centravanti a disposizione di Sinisa Mihajlovic, pronti a far male in qualsiasi momento. Poi, ovviamente, bisogna buttarla dentro e questo è stato il problema principe degli isolani in questa stagione, capitalizzando in maniera esigua le occasioni create; sicuramente oggi ci saranno delle chances di far gol, la difesa doriana non è esattamente una muraglia e si può sperare che le 25 giornate trascorse sinora siano state solo delle prove tecniche, sicuramente troppo lunghe, grazie alle quale cui si può finalmente iniziare a far male, anche perché, là davanti, nessuno ha intenzione di aspettare i rossoblù.
Mattia Marzeddu