Mister Bucchi tiene alta la guardia: “Giochiamo una finale, Pordenone in salute. Formazione? Dubbio Bottone”
Forse bisogna tacerlo, perché l’incantesimo non si spezzi. O forse bisogna sfidare la scaramanzia, dirlo a voce alta e accettare tutti i complimenti. L’importante è che poi, la domenica, in campo non manchino spirito di sacrificio, abnegazione e concentrazione. E’ così che Cristian Bucchi ha costruito la sua fortuna e la sua marcia trionfale da quando è subentrato alla guida della Torres in seguito alla sconfitta di Meda contro il Renate. Cabala a parte, nelle ultime cinque partite la Torres ha raccolto la bellezza di 11 punti, frutto di tre vittorie e due pareggi. Viaggia, insomma, al ritmo da capolista, visto che la sola squadra a fare meglio (di appena un punto) è stata il Pavia.
Vietato distrarsi ovviamente, per continuare la striscia positiva i rossoblù bussano alla porta del Pordenone, ultimo in classifica, ma determinato a rialzarsi per mantenere la categoria. “Per noi sarà la partita dell’anno – ammette senza mezzi termini Bucchi -, e per loro una finale perché dovranno vincere per forza. Il Pordenone è ultimo in classifica eppure nel 2015 ha saputo invertire la rotta. E’ una squadra in salute, ma se noi saremo quelli delle ultime cinque gare sono sicuro che otterremo un bel risultato. Dobbiamo essere cinici, non abbiamo nessuna intenzione di tornare a Sassari con la coda tra le gambe” dichiara sorridendo Bucchi.
Con che formazione scenderà in campo la Torres? “In settimana abbiamo provato alcune soluzioni, ma aspetto la rifinitura di domani per avere le idee più chiare. Sono contento perché tutti stanno lavorando bene. In linea di massima potrebbe essere una Torres simile a quella scesa in campo contro la Feralpi, ma in settimana Bottone non si è allenato per cui mantengo ancora delle riserve”. Se qualcuno pensa a fare già i calcoli in vista della successiva trasferta a Novara, Bucchi persiste nel predicare la filosofia del cammino da intraprendere passo dopo passo. “Io non so neanche con chi giochiamo la prossima giornata. Sono concentrato solo ed esclusivamente sulla partita contro il Pordenone. La squadra ha un’ossatura importante, l’anno scorso hanno battuto tutti i record in Serie D. Non possiamo abbassare la guardia perché loro avevano solo bisogno di fiducia e ora l’hanno ritrovata. Sia chiaro, però, che noi non temiamo nessuno. Andiamo in campo sempre con lo stesso atteggiamento, vogliamo vincere”.
L’abbondanza e la bravura in rosa farebbero felice qualsiasi tecnico e il mister romano non risparmia apprezzamenti per la proprietà, brava e generosa nel “rimpolpare la rosa sia qualitativamente che quantitativamente, dopo che nelle prime due partite si era cercato di fare di necessità virtù”. Una fase di transizione tra cessione e arrivi che metabolizzata perfettamente dallo zoccolo duro del gruppo, che in pieno inverno sta mettendo una seria ipoteca sulla permanenza in Lega Pro. Una vittoria a Pordenone significherebbe salvezza? “Sarebbe sicuramente una fetta importante che porteremmo a casa. Siamo concentrati a raggiungere quanto prima quota 45 punti per stare tranquilli, consapevoli che in fondo potranno bastarne anche meno”. Sul finire anche una nuova battuta su quella linea sottile che balla tra generosità e ‘coglioneria’, di cui si era parlato al termine del pirotecnico pari di settimana scorsa. “Ho un gruppo di ragazzi che può togliersi grandi soddisfazioni. La nostra generosità tende all’intelligenza, non alla leggerezza”.
In attesa che venga diramata la lista dei convocati per la trasferta in terra friulana con fischio d’inizio domenica alle 12:30, il bollettino medico registra qualche movimento. L’attaccante Colombi inizierà gli allenamento da settimana prossima, mentre Giuffrida si sottoporrà a un esame ecografico per valutare meglio l’entità dell’infortunio muscolare e iniziare i trattamenti di recupero più efficaci. Rientrerà in gruppo anche l’altro giovane attaccante in rosa, Rubino, a cui la società aveva accordato un permesso in seguito al lutto famigliare che ha colpito il ragazzo. Infine Bigazzi: ricomparso in quel di Sassari all’inizio della scorsa settimana, l’esterno è rientrato a Livorno dopo proseguirà il recupero dall’infortunio al ginocchio.
Mauro Garau