Torres, per non inciampare è fondamentale non rilassarsi
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Massimo Costantino (foto Selena Tagliabue – SardegnaSport)
La Torres esce dal “Brianteo” di Monza con zero punti e una lezione importante: mai abbassare la guardia. I sassaresi di Massimo Costantino hanno prolungato l’intervallo di venti minuti, uscendo in ritardo dagli spogliatoi e pagando carissimo il black-out. Dopo un primo tempo soporifero, dove le due contendenti non si sono fatte male creando una palla gol per parte, i ragazzi di mister Cesare Albè hanno iniziato la ripresa con una marcia in più rispetto alla Torres, trovando la via del gol solo dal dischetto (fallo di mano di Marchetti) ma, per quanto visto nella prima metà scarsa del secondo tempo, in maniera decisamente meritata. Non si sono viste grosse differenze, tecniche e tattiche, rispetto alla vittoria col Novara, i rossoblù sono stati deficitari “soltanto” dal punto di vista dell’intensità.
Non inganni lo splendido inizio, 13 punti nelle prime 7 giornate, la poca qualità è un dato oggettivo che, per il bene dell’ambiente, è necessario non trascurare. Insomma, se si stacca la spina, si può perdere con chiunque e, viceversa, se si mantengono alti i giri del motore c’è la concreta possibilità di togliersi grosse soddisfazioni. La terza sconfitta stagionale somiglia molto alle prime due, la differenza sta nell’avversario. Como e Feralpi Salò, nonostante la classifica ancora non lo dimostri, sono due squadre qualitativamente più valide della Torres, la Giana Erminio no. Se si esclude l’ottimo Marotta, centrocampista classe ’89 inspiegabilmente all’esordio tra i pro a 25 anni, i lombardi sono sembrati la compagine neopromossa che era facile aspettarsi, niente di imbattibile.
Costantino, nella conferenza stampa di presentazione del match, aveva auspicato la riduzione del gap tra prestazioni interne ed esterne sottolineando l’importanza dell’apporto fornito dal pubblico sassarese “Ci piacerebbe portare mille persone in trasferta, purtroppo non è possibile.” Step non compiuto ieri. La sua squadra, quadratissima in fase di non possesso, ha mostrato i suoi limiti in fase di costruzione di gioco dimostrando di avere poche soluzioni se non si accende la lampada di Maiorino. Passare sempre dall’11 è l’idea più logica, il problema è che gli avversari iniziano a conoscere e raddoppiare l’estroso Pasquale, ieri in difficoltà per la prima volta in questo campionato.
Lodevole per impegno e intelligenza tattica la prova di Balistreri, purtroppo è mancato l’appoggio di chi avrebbe dovuto sfruttare il suo lavoro di apertura degli spazi; Lisai e Foglia, nonostante abbiano occupato tutte le posizioni alle spalle del centravanti, hanno pasticciato molto così come Baraye, apparso un po’ più volitivo ma decisamente confusionario. La palla gol capitatagli sul destro non si può sciupare. In mediana Pizza e Giuffrida hanno fatto il loro abituale sporco lavoro così come la difesa, attenta nel concedere poco o nulla agli avversari. La classifica è ottima, ma è bene tenere presente che non ci si può permettere di alzare il piede dall’acceleratore, fondamentale andare sempre a 100 all’ora per raggiungere la salvezza il prima possibile. E’ la terza serie signori, bando ai cali di concentrazione altrimenti sono guai.
Mauro Garau
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