Torres, ottimo esordio ma bando alle facili illusioni
Buona la prima. La Torres 2014/2015 parte bene. Nella prima uscita ufficiale in Coppa Italia, i rossoblù di Vincenzo Cosco sconfiggono l’Aversa Normanna con un rotondo 4-0 ma sarebbe un guaio guardare solo il risultato, nonostante si siano viste idee collettive e prestazioni dei singoli tanto pregevoli quanto incoraggianti.
In primis la duttilità di una squadra improntata sul pressing e sulla costante ricerca del gioco, palla a terra se possibile. Un possesso che coinvolge tutti, estremo difensore compreso il quale, Neuer docet, potrebbe essere il primo costruttore di manovra. Molto bene Testa, sicuro con i piedi ma anche con le mani, nelle sporadiche circostanze nelle quali è stato chiamato in causa da un avversario giovane e tutt’altro che irresistibile. Il reparto difensivo è il più completo (o meno incompleto, fate voi) ma la prestazione della linea a quattro non è giudicabile visto che è stata troppo poco messa alla prova dagli avanti campani per dare una valutazione oggettiva. In fase di spinta, i laterali hanno badato al compitino con Imparato, a destra, più propositivo di Minarini, prestazione da 6 la sua.
Nella zona nevralgica del campo si sono mossi discretamente Bottone (autore del gol in avvio) e Pizza, impegnati nel doppio ruolo di interditori e costruttori di gioco. Differenza sostanziale rispetto alla scorsa stagione quando i mediani (lo stesso ex Torino e Guerri) erano chiamati a recuperare palloni affidandoli,liberi da altre responsabilità, ai quattro giocatori offensivi i quali avevano l’onere di fare male (in netta inferiorità numerica) alle difese avversarie. In attacco c’è tanto da lavorare, più sul mercato che in campo. Ciò nonostante è doveroso ricordare le ottime prestazioni di Lisai, autore di due assist, Santaniello, prestazione di grande sacrificio condita dal gol della staffa, e del giovane Rubino, due gol nei primi 7 minuti da professionista (mica male). Un po’ meno bene, ma comunque ampiamente sufficente, un Maiorino andato a pochi centimetri dal realizzare un gran gol, mai domo e in moto perpetuo. Discreta anche la prova di Foglia, impiegato per gran parte del match completamente fuori ruolo (esterno sinistro), vicino alla realizzazione di un gol alla Carlo Parola.
Certo è che, come affermato da Enzo Nucifora nell’immediato post-partita (LEGGI QUI), la squadra necessita di 6/7 elementi di categoria e almeno due di questi dovranno andare a vestire una maglia da titolare nel reparto offensivo. Pensare, con tutto il rispetto, che ci si possa giocare la salvezza con Lisai e Santaniello da esterni alti è quasi utopistico. Nelle due settimane abbondanti che mancano alla chiusura del calcio mercato,il direttore dell’area tecnica sarà a Milano per cercare, con tutte le armi a propria disposizione, di regalare alla Torres quei giocatori che, ad oggi, mancano per poter pensare di lottare, col coltello tra i denti, per restare in una categoria di livello eccelso quale sarà la nuova Lega Pro.
Mauro Garau
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