ESCLUSIVA – Cosco: “Organizzazione e carattere, ecco la mia Torres. I sardi? Solo se sono bravi”

Ancora una sconfitta nel precampionato della Torres. Ieri i rossoblù sono stati battuti per 2-1 dalla Sambenedettese, formazione di categoria inferiore (prenderà parte al prossimo campionato di Serie D) ma che può annoverare tra le proprie fila giocatori di prim’ordine. Proprio uno di questi, l’ex torresino Romano Tozzi Borsoi, ha aperto le marcature al 12′. 

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vincenzo cosco torres 2Ancora una sconfitta nel precampionato della Torres. Ieri i rossoblù sono stati battuti per 2-1 dalla Sambenedettese, formazione di categoria inferiore (prenderà parte al prossimo campionato di Serie D) ma che può annoverare tra le proprie fila giocatori di prim’ordine. Proprio uno di questi, l’ex torresino Romano Tozzi Borsoi, ha aperto le marcature al 12′. Di De Paola, sempre su assist di Tozzi Borsoi, il raddoppio, mentre la Torres ha accorciato le distanze nel secondo tempo con Migliaccio.

Gli stop non fanno mai piacere, anche se si tratta di calcio d’agosto. Ma il tecnico Vincenzo Cosco non fa drammi: la Torres è un cantiere aperto, alle prese pergiunta con i duri carichi di lavoro imposti dalla preparazione atletica: “Devo fare un plauso a tutti i ragazzi – esordisce Cosco – perchè nonostante l’organico rimaneggiato, in dieci giorni abbiamo giocato quattro partite di alto livello. Avevamo addirittura pensato di annullare l’amichevole di ieri, viste le nostre condizioni attuali, ma poi abbiamo preferito rispettare gli accordi presi, e alla fine devo dire che si è trattato di un test costruttivo. I carichi di lavoro si sono fatti sentire, inutile nasconderlo, ma mi sono piaciuti sia l’atteggiamento tattico che quello caratteriale. Eravamo stanchissimi, ma contro una Samb attrezzata per il salto di categoria non ci siamo mai disuniti e abbiamo tenuto botta trovando anche il gol. Sono soddisfatto, siamo un cantiere aperto però già si vedono spirito, compattezza e carattere.”

maiorino

Pasquale Maiorino

Il mercato è ancora in alto mare: da qui alla chiusura, come dichiarato dal direttore sportivo Enzo Nucifora, saranno portati a termine altri sette, otto acquisti. Cosco, intanto, è contento dei giocatori arrivati fino a ora: “Abbiamo fatto degli innesti mirati – prosegue il tecnico – Maiorino è un attaccante molto forte, che non ha certo bisogno di presentazioni. Stesso discorso per Pizza, giocatore di grande rendimento. Testa è un portiere che nonostante la giovane età è in grado di dare delle garanzie, e Imparato si sta già allenando molto bene. I giovani li valuteremo nei prossimi giorni, ma la società ha centrato a pieno gli obiettivi che si era prefissata sul mercato.”

Molto interesse ha suscitato anche l’arrivo di Gerardo Rubino, ex bomber della Primavera del Napoli: “Ha fatto molto bene a livello giovanile, è vero, ma è alla sua prima esperienza in un campionato professionistico e non dobbiamo mettergli pressione. Si tratta di un prospetto interessante, è con noi da pochissimo, ma mi è piaciuta la sua determinazione e spero possa far bene in futuro.”

I ritardi nell’allestimento della rosa potranno comportare qualche grattacapo in più in avvio di stagione, quando l’amalgama di squadra dovrà ancora essere creata. Cosco è consapevole del rischio, ma non si tira indietro: “Questo in effetti è un problema – ammette – al quale dovremo cercare di sopperire. Ora siamo tredici-quattordici, ma ho massima fiducia nella società, nel presidente e nel direttore. Ne abbiamo parlato, il nostro obiettivo è quello di arrivare nelle prime giornate con la squadra completa, e poi accelerare il passo per essere competitivi. Stiamo lavorando, ma dobbiamo avere pazienza perchè non possiamo permetterci di sbagliare gli acquisti: servono giocatori adatti sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo umano. La Torres ha bisogno di giocatori determinati e di carattere, perchè il campionato sarà molto duro.”

L’ex tecnico del Matera sta progettando una Torres pragmatica: “Cercheremo di raggiungere i risultati attraverso l’organizzazione. La cosa importante non è il bel gioco, ma i risultati”; e sull’arrivo di giocatori isolani, nessun dubbio: “Il senso di appartenenza e il rispetto per la maglia devono essere prerogative di tutti i giocatori della Torres, a prescindere dalla regione di provenienza. La cosa fondamentale, per me, è che siano bravi. Poi se sono sardi tanto meglio”.

Roberto Rubiu

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