Team Kayak Sardegna, 15 anni di gioie in acqua

Siamo andati a visitare, a Marina Piccola, la sede del team Kayak Sardegna, associazione sportiva e, da breve tempo, polisportiva che conta circa 350 atleti iscritti. Ci hanno ricevuto Giorgio Carboni, il presidente del team, e Maria Luisa Caboni, responsabile del team kayak Onlus. Le due società, oltre a condividere la medesima sede, sono accomunate da obbiettivi, ideali e principi. Il team Kayak Sardegna è nato nell’ormai lontano 1999. Inizialmente orientato nelle specifiche attività di canoa polo e canoa fluviale, praticate nel Flumendosa e in alcuni piccoli corsi d’acqua sardi, col tempo si è ampliato ad altre specialità come la canoa olimpica (dragon boat) e la canoa polinesiana.

“Siamo da anni molto attivi nelle varie specialità. Per la canoa polo partecipiamo ai campionati regionali e nazionali di serie B, A e A1. Dal 2013 possono competere nelle varie categorie anche gli under 14 e gli under 18”. Precisa Giorgio Carboni che da anni si occupa, insieme alla collaborazione di Maria Luisa Caboni, ad organizzare le trasferte per le competizioni sportive in Sardegna ma anche nel mondo.

 “Abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad una serie di manifestazioni e campionati nazionali  internazionali. Per la specialità del Dragon boat siamo partiti a Roma ma anche in Svezia e negli Stati Uniti, a Philadelphia esattamente. A Roma abbiamo fatto un’ottima figura quando ci sono stati i campionati del mondo per società. La nostra partecipazione, come team, non è mancata neanche ai campionati di canoa polinesiana che si sono tenuti in Polinesia”.

A fine Luglio gli atleti under 14 partiranno per la Toscana, a San Miniato, in provincia di Pisa per partecipare ai campionati nazionali di canoa polo. L’evento è stato organizzato dall’associazione locale. Di tutta Italia solo 10 squadre presenzieranno alla manifestazione che rimane  una delle più importanti della stagione canoistica. Il team Kayak Sardegna ha da tempo instaurato una collaborazione con le scuole medie del cagliaritano, e non solo, con lo scopo di avvicinare gli studenti al mondo della canoa ma, soprattutto, all’attività sportiva. La società non opera solo a Cagliari. Il “progetto scuola” ha riscosso un grande successo anche in altri territori della Sardegna, come a Isili e a Muravera, e ha registrato un gran numero di iscritti. Numerosi atleti del team, che oggi si allenano quotidianamente nel porticciolo di Marina Piccola, si sono avvicinati alla canoa grazie alla collaborazione attiva con le scuole.

Interviene ancora una volta il presidente, Giorgio Carboni: “Gli studenti delle scuole medie vengono nel pomeriggio in sede. Poi vanno in acqua con le canoe dove imparano, nel giro di poco tempo, le tecniche per muoversi. Dopo circa quattro mesi la Federazione Italiana ci impone un data dove viene organizzata una manifestazione al quale potranno partecipare solamente coloro che hanno aderito al “progetto scuola”. I migliori atleti partono successivamente a Roma per i campionati regionali studenteschi. Chi ha la fortuna di brillare in questa manifestazione può avere l’occasione di andare a Castel Gandolfo – dove vi è il centro federale-. Alcuni atleti sceglieranno poi in quale specialità competere, se nella velocità o nella canoa polo”.

L’altra società di Marina Piccola, il Kayak Onlus, opera solo con i diversamente abili ed è sostenuta attraverso fondi stanziati dalla regione. Chi si occupa maggiormente dell’assistenza di queste persone è Maria Luisa Caboni.

“La USL di Cagliari e la Regione ci appoggiano con delle convenzioni. Nel nostro staff, oltre agli istruttori, ci sono psicologi e vari collaboratori che ci assistono in questa attività. Noi vogliamo aiutare questi ragazzi a inserirli nella vita di tutti i giorni e lo sport aiuta in questo senso. Il nostro obbiettivo è quello di portarli possibilmente all’autonomia anche se sappiamo che questo percorso è alquanto complesso”.

Nonostante le difficoltà, è da parecchio tempo che il team kayak Onlus si preoccupa di venire in aiuto ai disabili del cagliaritano. Ma l’ associazione è attiva anche in altre zone della Sardegna (come lo è anche l’altra società con il “progetto scuola”).

La presidente, Maria Luisa Caboni, ci racconta delle difficoltà che alcuni incontrano nell’andare in acqua con la canoa. “Purtroppo non è semplice. Spesso ci è capitato di avere ragazzi, anche di una certa età, che si rifiutavano di andare in canoa. Sono situazioni difficili e non sempre riusciamo a convincerli. Per questo motivo i tesserati della nostra società, che si può considerare una polisportiva, possono praticare oltre al Kayak, attività sportive come calcio a 5, nuoto e bowling”

Oltre ai disabili, il team, sempre sostenuto finanziariamente dalla Regione, si occupa delle donne che sono reduci da interventi di tumore al seno. Queste vengono portate dagli istruttori in canoa. In Italia esiste un’associazione sportiva, fondata recentemente, composta esclusivamente da donne che da poco tempo sono state operate di tumore al seno. Secondo le teorie di un noto medico inglese, il dr. Mc Kenzie, andare in canoa dopo un intervento del genere può aiutare a ridurre il gonfiore del torace e delle braccia. Il team kayak Onlus, in un certo senso, si ispira a quest’associazione e ha lo scopo di aiutarle a rinserirle nella vita di tutti i giorni, nonostante le difficoltà.

 

Andrea A. Matacena