Salto in lungo, Pianti campione italiano: “Non sono stupito dalla misura. Che rimpianto per Nanchino”. Usai 4° nei 1500m
Uno strepitoso Andrea Pianti conquista il titolo italiano Allievi nel salto in lungo con un 7,30 m. realizzato al quarto tentativo che gli ha permesso di mettere in fila tutti gli avversari. Il successo di Rieti, che ospitava nuovamente i Campionati Italiani Allievi dopo tre anni, conferma la crescita del saltatore turritano, ormai una conclamata promessa dell’atletica italiana. 1512 under 18 (per un totale di 2168 atleti-gara) in rappresentanza di 320 società hanno affollato lo Stadio “Raul Guidobaldi” dove sono stati assegnati 36 titoli (18 al maschile e altrettanti al femminile) a giovani classe 1997 e 1998.
C’erano anche i 17 azzurrini qualificati per i prossimi Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino (Cina, 20-26 agosto), comprese le medaglie d’oro dei Trials Europei di Baku, Noemi Stella (marcia), Nicole Reina (2000 siepi) e Filippo Tortu (200m). Quarto posto per Riccardo Usai dell’Atletica Valeria Decimomannu, in quella che era la gara più partecipata, i 1500 metri Allievi (68 atleti iscritti). Usai ha corso in 4:01:50, chiudendo alle spalle del campione italiano Lorenzo Casini (Atletica Firenze Marathon), 3:57:73. Secondo Pietro Riva (Atletica Alba) con 3:59:35, terzo Ahmed Ohuda (Altetica Alta Valseriana Morocco) con 4:00:08.
Tornando ad Andrea Pianti, il turritano ha preceduto Gabriele Chilà (7,14), Riccardo Del Torres (7,08), Francesco Lama (6,81), Nicola Cesca (6,75), Thomas Schifferegger (6,73), Mohammed Belgada (6,70) e Andrea Federico (6,69).
“Sono sincero – dice a SardegnaSport.com – non sono stupito della vittoria e della bella misura che sono riuscito a fare. Era nell’aria, l’avevo già realizzata e bisognava soltanto riconfermarla. Fortunatamente ci sono riuscito”. Il divario è stato sicuramente rilevante: “Sono stupito, il 7,14 iniziale al secondo tentativo di Chilà poteva mettermi in difficoltà, ma sono stato bravo a isolarmi e fare la mia gara, pensando soltanto a quello che era nelle mie possibilità”. Questo risultato cambia qualcosa nel tuo percorso di crescita? “Senza dubbio aumenta la mia autostima, e poi è una grandissima soddisfazione”. Quanto rammarico c’è per la mancata partecipazione ai Giochi di Nanchino? “Tanto, purtroppo sono venuti fuori tanti salti lunghi che mi sono costati la qualificazione, che era certamente alla portata”. C’è qualcosa in cui ti senti di dover migliorare dal punto di vista atletico? “La chiusura del salto e la rincorsa, migliorare queste due cose mi permetterà, o permetterebbe, di evolvere ulteriormente di livello, è questo il mio obiettivo”. Chi sono gli avversari da tenere d’occhio e, magari, prendere qualcosa? “Dico Gianluca Santuz, un grande saltatore e un grande amico. Gli invidio la rincorsa, ma ci lavorerò”.
Fabio Frongia