Serie B – Il Caprera fa festa allo spareggio. Cau: “Valiamo di più. Ripartiamo da Ortu”
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Roberto Cau, fondatore e presidente del Caprera Calcio da 26 anni
Con la vittoria per 2-0 sul Valpolcevera nello spareggio salvezza, anche il Caprera, terza squadra (in ordine di classifica) impegnata nel campionato di Serie B mantiene la categoria e chiude positivamente una stagione non certo semplice. Le maddalenine avevano concluso la stagione al penultimo posto con appena 9 punti racimolati, frutto di 2 vittorie (la seconda, provvidenziale, sul Molassana) e 3 pareggi. Un cammino percorso in salita e affollato di contrattempi e sfortuna che non hanno di certo giocato a loro favore. “Abbiamo chiuso positivamente una stagione complicata – ha dichiarato il presidente del club Roberto Cau – durante la quale abbiamo dovuto fare i conti con tanti problemi, sia di natura logistica che professionale. Con ragazze che vengono da tante diverse città è stato difficile conciliare allenamenti e lavoro e quest’emergenza ha sicuramente avuto ripercussioni nelle prestazioni in campionato. Con il nuovo mister Ortu abbiamo però trovato alcune soluzioni per permettere alle giocatrici di allenarsi meglio e con più continuità. Allo spareggio siamo arrivati in ottima forma e abbiamo vinto meritatamente. Voglio però ringraziare anche mister Cossu, il suo lavoro è stato prezioso“.
SALVEZZA MERITATA. Allo spareggio contro le liguri del Valpolcevera il Caprera arrivava però con 5 punti di ritardo maturati in campionato dalla concorrente e due sconfitte (1-2 in casa e 4-0 al ritorno) che inevitabilmente davano più slancio alle avversarie. Marsico e Fadda, le veterane, hanno tolto le castagne dal fuoco: “Ma io ero certo che avremmo fatto una grande partita perché vedevo le ragazze concentrate e motivate e non ho mai avuto dubbi che fossimo almeno alla pari delle nostre avversarie. E’ stata una partita perfetta, per agonismo, qualità e anche fortuna. Sono andate in gol le nostre colonne, ma la prestazione della squadra è stata fantastica. Avrei voluto vedere questo Caprera tutto l’anno“. E’ stato un torneo altalenante, il livello non certo eccelso, si poteva fare di più. “Indubbiamente. Confermo che il livello quest’anno era molto basso e che noi, in condizioni normali, potevamo valere tranquillamente la sesta posizione, tante partite le abbiamo perse noi e poi c’è stato quell’assurdo episodio, per fortuna isolato, contro il Castelfranco: 5 espulse da parte nostra e una terna che l’ha combinata davvero grossa. Siamo andate a Torino contro la Juventus con le giocatrici contate e abbiamo rischiato di vincere. Questo perché il nostro gruppo era ed è forte e coeso: un collettivo che merita solo applausi“.
LE ALTRE SARDE. Guardando i giardini dei vicini, non può non saltare all’occhio come la corazzata Oristano non abbia mantenuto fede alle attese. Partita a spron battuto, si è persa per strada lasciando il campo alle contendenti. “Davvero un mistero – puntualizza Cau – perché l’Atletico quest’anno era la squadra più forte del lotto, con i migliori elementi, penso a Romina Pinna e a Alice Pignagnoli su tutte, e con uno dei migliori allenatori in Italia. Il Cuneo, con tutto il rispetto, non aveva la squadre migliore, ma la differenza l’hanno fatta i due allenatori. Spiace davvero tanto che l’Oristano non abbia centrato la promozione“. Il Villacidro ha invece a lungo navigato a ridosso delle prime, portando a termine comunque un campionato più che dignitoso. “Anche loro sono una bella realtà, con una squadra che si conosce a memoria e che abbina bene un atteggiamento grintoso e a un gioco tecnico. Una conferma“. Note più dolenti arrivano da Sassari: la Torres ha perso lo scettro e si appresta a un cambio epocale al vertice con qualche incognita. “E’ vero, ho sentito che ci sono stati dei problemi, ma sono convinto che li supereranno. Mi ha molto colpito l’addio di Marras, so quanto ci tiene alla sua creatura e per questo sono convinto che lascerà in ottime mani“.
IL FUTURO TRA AMBIZIONE E DIFFICOLTA’. Individuati e mali e trovata la cura, il Caprera può ripartire la prossima stagione con rinnovate ambizioni. La programmazione è già in atto. “A breve ci incontreremo per gettare le basi per il prossimo anno. Dobbiamo trovare 5-6 elementi per rimpiazzare chi lascerà la squadra. Sono fiducioso, però non posso non sottolineare come il calcio femminile in Sardegna stia vivendo un momento molto critico. Senza la Serie C regionale sono di fatto scomparsi i vivai ed è difficile scovare e allevare nuove calciatrici. Siamo obbligati – chiude il presidente maddalenino – ad andare a pescare in Continente, ma così facendo le spese raddoppiano e tutto diventa molto più complicato“.
Matteo Sechi