Verso Forlì-Torres. Ecco Drudi: “Volevamo la promozione diretta, adesso vinciamo i play-off”
In vista del ritorno della semifinale play-off contro la Torres, il Forlì di Roberto Rossi, squalificato e sostituito in panchina da Richard Vanigli (ex difensore centrale dell’Empoli) recupererà i due squalificati dell’andata Marco Djuric e Mirko Drudi. Scambiando quattro chiacchiere con quest’ultimo abbiamo percorso un’altra tappa di avvicinamento all’importantissimo match di domenica.
Come hai visto le due squadre nella gara d’andata?
Personalmente non ero a Sassari. Ho approfittato della squalifica per allenarmi. I miei compagni mi hanno parlato di una gara equilibrata e decisa da un episodio tant’è che nella ripresa, in coincidenza con il calo fisico della Torres, siamo andati vicinissimo al gol del pareggio.
Mister Rossi ha schierato, forse in funzione delle tante assenze, una formazione molto abbottonata. D’accordo con le sue scelte?
Giochiamo sempre così, attenti dietro e pronti a sfruttare le ripartenze. Non abbiamo fatto chissà che accorgimento in funzione della sfida con la Torres. Le assenze, chiaramente pesanti, non hanno rivoluzionato il nostro modulo.
Nella conferenza stampa post-partita, allenatore e Ferrini si son detti “soddisfatti” dell’1-0.
Son d’accordo con loro, è un risultato ribaltabile.
Domenica dovete vincere e ,per farlo, dovrete presumibilmente fare la partita. Come la state preparando?
Come le altre. C’è grande concentrazione e voglia di far bene davanti al nostro pubblico. Dovremo prendere il comando delle operazioni ma senza farci prendere dalla frenesia, bisognerà usare la testa.
Tu e Djuric rientrerete dalla squalifica. Come sta Docente?
Sarà sicuramente convocato ma non credo partirà da titolare.
Nell’ultima giornata di campionato contro la Pergolettese, il Forlì ha perso te, per squalifica, e l’appena citato Docente. Visto che la promozione diretta era quasi un’utopia, non era meglio risparmiarti per non correre il rischio del giallo?
Avevo bisogno di giocare per riprendere il ritmo partita, perso per via dell’infortunio patito qualche tempo fa. Non ho problemi ad ammettere la mia ingenuità nel prendere un’ammonizione che ho pagato caro.
Una vittoria non vi avrebbe comunque regalato la promozione diretta. Si è rischiato troppo?
Nonostante avessimo la certezza del pareggio tra Torres e Mantova, nutrivamo un minimo di speranza. Era giusto giocare al meglio delle nostre potenzialità per prenderci la migliore posizione nella griglia di partenza dei play-off.
L’avvocato Nucifora, nel post Torres-Mantova, non ha dato grande peso alla posizione in classifica. Non mi sembri d’accordo?
Non lo sono in parte. E’ vero che le partite vanno giocate ma è altrettanto indiscutibile il piccolo vantaggio derivante dalla possibilità di poter giocare con due risultati su tre.
Sei arrivato a Gennaio. Ci fai un bilancio di questi 5 mesi trascorsi sotto la guida di Rossi?
Ho trovato un buon gruppo, conoscevo già molti dei ragazzi che lo compongono. Purtroppo, dopo un ottimo inizio, uno stiramento non mi ha consentito di giocare con continuità. C’è qualche rammarico per non aver centrato la promozione diretta ma occorre smettere di pensarci, dobbiamo vincere questi spareggi.
Hai militato in Serie D, nella Novese, fino a Gennaio ma fino a due anni fa giocavi a Bassano, in C1. Come mai questo doppio salto indietro?
Non pensavo che sarebbe successo. Ero in scadenza di contratto e il Bassano ha deciso di non farmelo rinnovare, non ho ricevuto proposte e son finito in interregionale. Credo di aver trovato la maturazione calcistica in ritardo così come il ruolo: ho iniziato da trequartista e, solo dopo qualche anno, sono arrivato a fare il difensore centrale, posizione nella quale mi trovo molto bene.
Mauro Garau