Cagliari, positivo il primo incontro Comune – Gruppo americano
L’incontro tra Amministrazione comunale e la delegazione americana interessata a investire sul quartiere di Sant’Elia e principalmente sull’impianto sportivo c’è stato. Un’ora, non di più, durante la quale le parti hanno intavolato una discussione destinata a proseguire nelle prossime settimane. Da entrambe le parti filtra una convinta soddisfazione per la congruenza delle idee e per l’ottima impressione che gli uni hanno destato negli altri e viceversa. Insomma, gli interlocutori si sono piaciuti e per la settimana prossima è previsto un nuovo incontro, stavolta di natura tecnica, per entrare nel vivo del dialogo e nei dettagli dell’ambizioso progetto statunitense che andrebbe a ridisegnare profondamente l’area del Sant’Elia.
Quello di oggi, infatti, come ampiamente preannunciato, è stato nient’altro che un colloquio preliminare conoscitivo, volto a stabilire un primo approccio tra le parti e prendere atto del contesto e delle problematiche passate e presenti. Al centro del colloquio la ricostruzione dello stadio Sant’Elia, con il Comune che ha ribadito le linee guida, asserendo che l’area dello stadio Sant’Elia si presta a una ristrutturazione molto vantaggiosa, anche perché l’eliminazione della pista d’atletica (tabù caduto da tempo dalle parti di via Roma) permetterebbe di spendere la superficie guadagnata in altre strutture economicamente e logisticamente più redditizie.
Gli intermediari del fondo americano sono rimasti favorevolmente impressionati dalla concretezza e dalla voglia di arrivare al risultato di Massimo Zedda, al quale hanno anche accennato dell’intenzione di rilevare la società del Cagliari, benché proprio su questo nodo trapelino versioni divergenti. Insomma, la prima stretta di mano con il Comune c’è stata, ma rimane da capire in che mani finirà il sodalizio rossoblù, perché resta un’eventualità l’ipotesi che gli americani siano interessati soltanto alla ricostruzione dello stadio e all’intervento nell’area contigua. Eppure gli stessi statunitensi confermano perentoriamente di aver da tempo trovato l’intesa con Cellino (LEGGI QUA) e di non ritenere scindibile il discorso stadio da quello calcistico, mentre indiscrezioni piuttosto affidabili dicono di una pista isolana (vicina al presidente) ancora non del tutto tramontata ma non vista di buon occhio da Cellino in primis, risoluto a voler troncare qualsiasi rapporto con Cagliari e la Sardegna. Come al solito, tanta, ipotetica, carne al fuoco (c’è ancora chi parla di arabi), ma per il momento si può registrare la prima certezza: oggi un gruppo americano ha ufficialmente bussato alla porta del sindaco perché intenzionato (davvero) a investire ingenti risorse sulla città. E sulla squadra, forse.