Roberto Gorla (allenatore Villacidro Villgomme): “Che bello tornare in Sardegna, questo gruppo ha enormi potenzialità”

Roberto Gorla è pronto: il suo Villacidro Villgomme cerca la quadratura del cerchio e lavora in modo specifico per una stagione dove il primo obiettivo sarà scacciare le sofferenze. Il tecnico, ai microfoni di SardegnaSport.com, si dice estremamente contento della rosa che gli è stata messa a disposizione e non vede l’ora di cominciare, sperando 

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Roberto Gorla è pronto: il suo Villacidro Villgomme cerca la quadratura del cerchio e lavora in modo specifico per una stagione dove il primo obiettivo sarà scacciare le sofferenze. Il tecnico, ai microfoni di SardegnaSport.com, si dice estremamente contento della rosa che gli è stata messa a disposizione e non vede l’ora di cominciare, sperando di “migliorare il risultato dell’anno scorso, quando le ragazze si sono salvate allo spareggio”.

Mister, otto anni dopo torna al calcio femminile ed è ancora Villacidro. Difficile dimenticare la Sardegna?
Impossibile. Sono molto contento di lavorare ancora con le ragazze, e lo faccio a Villacidro dove sto benissimo, ci sono persone squisite e si può fare calcio in tranquillità. Ho trovato passione e competenza, l’inizio è stato dei migliori. Ho proposto un lavoro che mi piace definire “progressivo”, che dura una stagione e nel quale il programma di allenamento vede la sua conclusione solo con l’ultima seduta che faremo a maggio. Secondo me solo programmando nel dettaglio si può migliorare la gestione di un campionato.

Gli ultimi arrivi sono una bella iniezione di esperienza.
Direi proprio di sì. La Placchi e la Balestri non hanno bisogno di presentazioni, un po’ di esperienza a certi livelli è quello di cui abbiamo bisogno, in un gruppo che in generale si conosce bene. Il non aver  ceduto nessuno e avere inserito quattro elementi di spessore lasciano intendere che quest’anno si potranno raccogliere degli ottimi frutti.

Cosa possono aggiungere la Sancassani e la D’Alessandro?
Hanno entrambe un curriculum di tutto rispetto, Ilenia viene dal Milan e non ha bisogno di presentazioni. Stesso discorso per Miriam, che tutti coloro i quali seguono il calcio femminile hanno imparato a conoscere. Penso che possano darci maggiore rapidità nella manovra e soprattutto in fase di transizione.

Due settimane piene di lavoro, ha già qualche idea tattica?
Il modulo potrà variare, la priorità sarà data al possesso palla, al restare corti e fare bene le tre fasi di gioco. Ebbene sì, sono tre e non due, perché spesso si dimentica quella intermedia, che secondo me è cruciale per lo sviluppo del gioco, offensivo e difensivo. Stiamo lavorando molto sulle diagonali difensive e gli inserimenti dei centrocampisti, quelli “nascosti” dovranno essere la nostra forza per sorprendere le avversarie.

Quanto è difficile lavorare nel dilettantismo puro, con ragazze che devono destreggiarsi in mezzo a tanti impegni?
Non è facile, ma è stimolante. Penso basti organizzarsi e venirsi incontro. Abbiamo qualcuna che lavora, chi studia, come Maura Matta, una giovane di grandissimo talento. L’importante è concordare e rispettarsi, inoltre abbiamo la fortuna che in Sardegna le giornate sono lunghe e possiamo allenarci intorno alle 20, permettendo a tutti di mantenere impegni personali e professionali.

Si sa poco sulle avversarie, ha posto l’asticella a qualche altezza particolare?
Diciamo che l’obiettivo è salvarsi evitando i patemi della scorsa stagione. Le ragazze uscirono indenni da un duro spareggio, speriamo di non arrivare a quel punto. Potrei essere fortunato, considerando che non dovrebbe essere difficile migliorare il precedente risultato. Il girone è duro, perché le piemontesi e le liguri sono formazioni sempre attrezzate, ma credo che abbiamo tutte le carte in regola per ben figurare.

Fabio Frongia

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