Allarme Torres, Lorenzoni: “Iscrizione a forte rischio, servono contanti. Tra una settimana sapremo”
Grande apprensione in casa Torres, dove si lotta contro il tempo per riuscire ad avere le carte in regola ed iscriversi al prossimo campionato di Seconda divisione. Il 25 giugno prossimo scadrà il termine imposto dalla Lega Pro, e sono ancora molti i nodi da sciogliere, prima di potere parlare dell’aspetto tecnico (“La squadra è fatta”, ha detto recentemente il presidente Angelo Lorenzoni, che avrebbe scelto anche l’allenatore, Stefano Carobbi). Il problema principale è quello della fidejussione, da presentare entro la fine del mese (servono contanti al momento indisponibili), oltre alla questione inerente il “Vanni Sanna”, che avrà una capienza massima (forzata)di 4 mila posti.
Di questo si è parlato durante la conferenza stampa, aperta al pubblico, tenutasi all’”Hotel Grazia Deledda”, alla quale hanno presenziato circa 50 tifosi, accorsi per sentire i chiarimenti del patron e dei legali rossoblù. Parole che non possono rasserenare gli animi, la situazione è grigia. “Da quando ho rilevato la società –dice Lorenzoni, in uno sfogo accorato – ho speso tantissimo, attingendo dai risparmi che la nostra famiglia ha accumulato in tanti anni di attività. Nell’ultima stagione ho speso circa 270 mila euro. Purtroppo, la prossima stagione di Lega Pro si annuncia difficilissima, perché ci saranno tante retrocessioni e i costi aumenteranno esponenzialmente, assieme al numero di dipendenti a libro paga. In Lega Pro lo stipendio minimo di un giocatore non scende sotto i 10 mila euro, e i più pagati hanno cifre di ingaggio annuale tra i 38 e i 40 mila euro. Al momento sono in grado di far fronte solo alle spese dei prossimi due mesi”.
Lorenzoni, per amore della piazza e della squadra, è pronto a farsi da parte. “Dispongo di circa un milione di euro, siamo in una situazione di stallo. Stiamo cercando altri partner, io sto dalla parte dei tifosi e sono disponibile anche a restare in minoranza, purché ci sia qualcuno in grado di entrare subito e concretamente. Quattro società di alto profilo sono disposte ad aiutarmi, finanziariamente e con prestito di giocatori (il Chievo ha offerto 30 mila euro per Accardo, Bisogno piace in Prima divisione), ma rimane il problema della fidejussione, per risolvere il quale servono contanti”.
Con gli istituti di credito il discorso è fittissimo, ma il tempo stringe e le risposte non sono per nulla incoraggianti. “Per ottenere la fidejussione richiesta ci servirebbe almeno un mese, le banche non sembrano disposte a venirci incontro – continua il numero uno torresino – Avevo avuto riscontri positivi da una banca (Banca Prossima ndr), ho dato loro garanzie e sembrava fossero convinti, ma poi hanno detto che non possono finanziare una società di calcio professionistica. Tutte le altre banche hanno risposto no alle mie richieste. Il Comune, purtroppo, non può finanziare la Torres”.
Intanto allo stadio sono già cominciati i lavori per l’adeguamento. “Le richieste per una Lega Pro sono pesantissime. I costi del campionato si aggirano attorno ai 2 milioni di euro, ne manca almeno la metà, e non basterebbero i soldi che arriverebbero dalla Regione (circa 400 mila euro). E’ stato difficile anche confermare gli sponsor che ci hanno dato una mano nella passata stagione. Purtroppo 21 giorni fa la Regione ha bocciato (per due voti) il finanziamento, ora è stata rifatta richiesta ma non avremo risposte fino ad agosto”.
Parole inequivocabili che lasciano poco spazio alla speranza. Ad oggi, vedere la Torres nei professionisti è utopia. “E’ una situazione che mi fa stare malissimo, senza la Torres mi sentirei molto triste”, ha detto Lorenzoni, che poi ha fissato una deadline: “Massimo tra una settimana annuncerò se proseguiremo o meno questa avventura”.
Dal nostro inviato Giuseppe Pala