Dinamo, Sardara: “Caccia al nuovo Lacey, prenderemo italiano forte”

Il presidente a tutto campo su mercato, Pala Serradimigni, coppe europee e tanto altro

Stefano Sardara, presidente Dinamo Sassari dal 2011

Stefano Sardara, presidente Dinamo Sassari dal 2011

Incontro tra il presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara, e i tifosi accorsi in Club House per sentire il punto della situazione fatto dal numero uno di via Nenni. Tanti, come previsto, i temi toccati, relativi all’attualità biancoblù e anche al futuro, in particolare sul discorso della Dinamo Lab a Cagliari in Serie A2, il mercato e il Pala Serradimigni del futuro. Nessuna novità su quello che alla vigilia era l’argomento più succulento, ovvero le spiegazioni (“Il tempo sarà galantuomo”, disse Sardara in piena querelle) sull’astio vigente nei confronti dell’amato (dalla piazza) coach dello scudetto, Meo Sacchetti.




Sul titolo sportivo di Ferentino, da rilevare per portare una nuova squadra a Cagliari: “Ci proviamo – ha detto Sardara -, al fine di potenziare il nostro settore giovanile. E’ sicuramente una possibilità per portare il grande basket anche a Cagliari”.

La Dinamo sarà ancora in Europa. “Faremo la Champions League perché secondo me è al livello dell’Eurocup e perché si sta investendo molto sulla valorizzazione del prodotto – dice Sardara -. Per noi partecipare alle coppe europee è molto importante, la FIBA ha avuto massima fiducia in noi e siamo contenti di continuare questa avventura”.

“E’ possibile che vengano previsti sconti per gli abbonati alle gare del campionato in occasione delle gare di Champions League”, ha avanzato il presidente, che non manca di criticare i tifosi sulle rimostranze inerenti i prezzi per le partite europee. “Non siete venuti neanche contro il CSKA – dice -, con prezzi ribassati ci sono stati più o meno gli stessi spettatori che venivano col prezzo pieno”.

Non si scende sullo specifico nel mercato, anche se Sardara annuncia l’arrivo di “un italiano forte” (si parla con insistenza di Achille Polonara, ndr), mentre “sarà dura tenere Lacey, ha offerte importantissime, dovremo prendere un altro Lacey, per caratteristiche, età e budget, i playmaker puri sono in estinzione, e comunque la forza della Dinamo è e sarà sempre nel gruppo. Spissu tornerà molto probabilmente alla Dinamo. I Devecchi sono un’eccezione, se un professionista ha offerte più allettanti è giusto che vada altrove, Dusko Savanovic smette perché onestamente è conscio di non poter proseguire, possibile che rimanga in società, magari andando in campo al posto mio. Vedremo”.




Questione Pala Serradimigni. “La Dinamo non si sposterà mai dal Pala Serradimigni – spiega -, nel 2019-2020 avremo un Pala Serradimigni di alto livello, si faranno lavori per 9 milioni di euro. Il Pala Serradimigni deve creare reddito, deve avere palestra, ristoranti e altre attività che permettano di viverlo anche quando non ci sono partite, le società devono essere aziende in tutto e per tutto, gli sponsor vanno valorizzati e vogliono visibilità. Noi – rivendica – non abbiamo un euro di debiti”.

La chiusura è sulla Supercoppa Italiana (“Possibile si giochi a Livorno, difficile che si vada a Dubai o Doha…”) e sulla richiesta di tornare a presenziare nei social network: “Lo escludo, sono un immondezzaio”.

Fiorenzo Pala

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