Cagliari, Beretta su Han: “Sufficiente un allenamento…”

“Lasciamolo tranquillo, non è una punta di fisico ma ha il colpo di testa”

Han Kwang Song

Han Kwang Song

Quasi nessuno lo ha mai visto giocare, ma tutti hanno in bocca solo il suo nome: Han Kwang Song, talento classe 1998 nordcoreano, promette di far parlare di sé ancora a lungo. Da quando il Cagliari lo ha portato ad Asseminello (circa un mese fa) in gran segreto, per mano di Sandro Stemperini, agente-mediatore umbro che ha convinto Giulini, Capozucca, Beretta e soci, cresce giorno dopo giorno l’attenzione mediatica attorno all’attaccante.

In gol all’esordio contro il Parma, nella Viareggio Cup, Han Kwang Song si è ripetuto con due assist nella splendida vittoria dei sardi contro il quotato Genoa. Un successo che manda agli ottavi di finale il Cagliari, pronto a giocarsi domenica prossima il primo posto contro il Bruges.




Fu SardegnaSport.com a raccontare in anteprima la storia del ragazzo venuto da Pyongyang, sbarcato prima in Catalogna e poi in un’accademia perugina, ora attrazione numero uno di un Cagliari che sogna di avere in casa il crac del prossimo decennio. Del resto i colpi mostrati in allenamento in Sardegna – che hanno sbalordito tutti i giocatori più esperti, oltre a dirigenti e tecnici – non lasciano spazio a smentite, e anche le impressioni di quei pochi fortunati che lo hanno visto all’opera in Toscana sono entusiaste.

A Cagliari e presso chi ha il rossoblù nelle vene si è ancora ai livelli del mito, un giocatore visto solo con qualche foto e letto nei racconti di chi riporta le gesta della “Coppa Carnevale”, tra dribbling ubriacanti, tiri al fulmicotone, sfuriate e in velocità e strapotere fisico. Il calcio dei grandi è un’altra cosa, ma al di là di chi millanta di conoscerlo senza averlo mai osservato, fanno fede le parole del direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca: “In B sarebbe titolare, è fuori categoria per una Primavera, ad Assemini ha colpito tutti noi, compresi i nostri calciatori, anzi qualcuno l’ha colpito perché non riusciva a prenderlo”.




Piano con i paragoni – avvisa l’allenatore della Primavera rossoblù Max Canzi – perché per arrivare a Sau o addirittura a Gigi Riva ce ne vuole. Intanto, però, tutti parlano di Han Kwang Song: «Ce lo hanno segnalato gli osservatori, così abbiamo deciso di vederlo dal vivo – racconta Mario Beretta, responsabile del settore giovanile del Cagliari, alla Gazzetta dello Sport – e già dopo il primo allenamento abbiamo capito che era un ragazzo di spessore. Si è allenato sia con la prima squadra sia con la Primavera, mettendo in evidenza tante buone qualità. Calcia bene con entrambi i piedi ed è molto freddo sotto porta – ammette Beretta -. Pur non essendo un centravanti di fisico, sa colpire bene di testa e trova velocemente la coordinazione. Noi ci crediamo molto, ma lasciamolo crescere con tranquillità. Se mi ricorda qualcuno? Sono d’accordo con Rastelli. L’accostamento con Sau ci sta».

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